LA VIA DEL RUGBISTA 2
13 Nov

LA VIA DEL RUGBISTA 2

Il sole è già alto nel cielo e varcato il cancello presidiato dai poliziotti sospettosi le facce assonnate dei nostri piccoli guerrieri lasciano il posto a volti agguerriti. Tutto è pronto: maglie indossate, scarpini allacciati, paradenti nei calzettoni, si serrano le file ed il “trenino” parte alla volta del campo numero 4 con in testa il nostro condottiero Simone. Per molti di loro è la prima partita, il battesimo del fuoco.

La tensione è palpabile, è passato un mese dal torneo Portus ma si entra in campo concentrati. I nostri sono carichi, dopo una serie di capovolgimenti di fronte il ciclo si interrompe ed i piccoli spartani dell’Appia riescono ad andare a metà il doppio delle volte dei guerrieri del Rieti. La partita è vinta e le cavallette vanno a saccheggiare le tasche delle mamme piene di caramelle.

Siamo alla seconda prova della giornata, l’Appia e la Lazio si schierano per il saluto e dopo i tradizionali Hurra Hurra Hurra! si comincia. I bambini sono carichi, si spinge, si placca, si cade e ci si rialza ma soprattutto si corre verso la linea di meta. La Lazio prova a resistere ma viene travolta dall’orda verde e blu… le mete non si contano più. La battaglia è vinta.

Dopo aver sperimentato borracce infernali che bagnano le maglie a tradimento senza togliere la sete ci si torna a schierare per il saluto, è la volta del Roma X. I nostri piccoli guerrieri tornano in campo un po’ acciaccati, forse stanchi ma motivati. I soliti capovolgimenti di fronte ma si serrano le fila, si occupano gli spazi ed il rullo compressore si mette in moto prima una, poi due ed infine tre mete di vantaggio. Il tempo passa inesorabile e l’arbitro pone fine alle ostilità. L’Appia è invitta.

Siamo all’ultima partita, difronte a noi si schiera il Nuovo Salario. Il fischio dell’arbitro dà il via alle “ostilità”, la battaglia è dura, gli spazi sono stretti, le mischie si moltiplicano ma il nostro condottiero Simone ha forgiato degli spietati ladri di palle e dei corridori indomiti. Siamo in vantaggio di una meta, poi di due, poi nuovamente in parità, il tempo sembra non passare, c’è chi perde uno scarpino, chi corre dalla parte sbagliata ma il gruppo è compatto, il morale è alto ed il tifo assordante… ecco che torniamo in vantaggio di meta poi arriva la seconda ed infine il tanto desiderato fischio finale…anche questa volta l’Appia vince.

Pensate sia finita? Il terzo tempo è la parte più impegnativa per allenatore ed accompagnatore, i guerrieri hanno fame ed ancora tanta voglia di giocare ma questa volta l’avversario vince, i genitori non rispondono all’arbitro… la legge sono loro. Al grido questa è APPIA! Si torna a casa ma non temete mercoledì è alle porte.

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Under 6 Appia Rugby

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