Reportage under 8 – Campo degli Acquedotti 28 maggio 2017
30 Mag

Reportage under 8 – Campo degli Acquedotti 28 maggio 2017

Domenica 28 maggio 2017 – Campo degli Acquedotti

Un sole estivo e rovente ed un’atmosfera di insolita calma regna sul Campo degli Acquedotti in questa domenica di fine Maggio. Un’aria da “quiete dopo la tempesta”: sarà che la mobilitazione entusiastica del sabato di tutti gli appini, grandi e piccoli, che hanno invaso la struttura per la manifestazione “All’ombra degli Acquedotti”, ha assorbito energie e impegnato tutti tantissimo; sarà che la mattinata torrida mal si sposa con le fatiche del rugby….ma insomma, tutti si avvicinano al campo con l’aria ancora un po’ assonnata da post-festeggiamenti e in un silenzio quasi irreale.

Irriducibili gli organizzatori-genitori e gli allenatori che, nonostante la “due giorni” di rugby e sport full-immersion e terzi tempi che continuano a susseguirsi, dalle 8 presidiano il campo e le cucine con una dedizione e perseveranza che alla maratona Telethon gli fa un baffo (!), pur di accogliere degnamente i mini-rugbisty dell’U8 e U10 che hanno ancora energia da spendere e voglia di giocare.

I bambini fanno un riscaldamento “light” – c’è poco da riscaldare, con un caldo così! –, mentre si constata che le squadre sono poche, i bambini presenti fremono per giocare, e urge soluzione rapida. Ma niente è impossibile a chi di rugby è assetato. E’ un attimo, et voilà: via col rituale del rovesciamento della maglietta per la metà dei piccoli volpacchiotti presenti, e come per magia l’Appia si sdoppia, e da bicolore diventa tricolore: da una parte l’Appia verde/blu, capitanata da Antonio, e dall’altra l’Appia bianca, capitanata da Lorenzo. E sanno già che oggi, prima o dopo, toccherà incontrarsi tra loro. Le sfide più belle e divertenti, quelle giocate contro chi conosci bene…

Alle 10.30 l’arbitro segna il fischio d’inizio. Oggi il programma prevede partite divise in due tempi, senz’altro l’opzione più divertente per i “match-addicted”. E così l’Appia bianca inaugura il raggruppamento della categoria U8 sfidando la calura e… i Gladiatori. Partita combattuta, niente male, e via via, guardando i ragazzi giocare, si fanno strada alcune consapevolezze: primo, che quando li si guarda, non viene proprio più di chiamarli “bambini”. I “ragazzi”, viene di chiamarli. Sono passati solo pochi mesi dall’inizio della stagione eppure, sarà che a quest’età i cambiamenti sono amplificati, fatto sta che gli occhi delle mamme e dei papà, forse anche per la complicità della giornata più rilassata e meno concitata del solito, si accorgono della differenza. Secondo: la fine della stagione è vicina, ed è più facile fare bilanci. Ed eccoli, i piccoli ex-under 6, che si sono dovuti cimentare quest’anno nella sfida più difficile, quella di confrontarsi, anche fisicamente, con i loro compagni di categoria più “anziani”, e che ad inizio anno restavano nelle retroguardie, timorosi ed in osservazione, mentre adesso si lanciano più coraggiosamente verso l’area di meta, prendono l’iniziativa, aiutano i compagni, finalmente consapevoli di esserci, di essere importanti, e consapevoli del fatto che una squadra riesce con l’aiuto di tutti anzi, solo con l’aiuto di tutti, e quindi tutti sono un tassello importante. E ancora, i futuri under 10. Si riconoscono. Sfoggiano placcaggi da manuale, corse velocissime, cambi di velocità e direzione che è un piacere. Persino oggi, che sono davvero stanchi, che rispetto al solito si trascinano. Consci che anche per loro a Settembre comincia una nuova avventura, più difficile, e che quindi… meglio godersi queste ultime sfide, che poi sarà tosta, ancora di più!

E, tra un pensiero e l’altro, la partita si chiude con un 7 a 4 a favore dell’Appia bianca. I ragazzi escono dal campo col fiatone. Ed è solo la prima partita!
Caldo bestiale per loro, a cui tocca correre e sudare. Noi, beati spettatori a bordo campo, non ce la passiamo tanto meglio, però. Ustione incombente, ma poi, riflettendo: meglio arrostirsi al sole godendosi la partita sdraiati su un prato con vista Acquedotto, a seguito di una trasferta a 10 minuti da casa, o meglio quello che ci tocca per tutto l’inverno, ossia congelarci a bordo campo, sotto pioggia e neve, magari pure dopo aver fatto un bel po’ di chilometri per arrivare? ….e non ci lamentiamo sempre, su!

Anche perché non sono ancora le 11 e Appia verdeblù è già schierata in campo per sfidare una joint-venture di squadre: Tor Tre Teste + Barbarians + Molossi. E, si sa: l’unione fa la forza. Lo spiegamento di forze degli avversari ha la meglio sui Verdeblù. Il coloratissimo mix avversario porta a casa un bell’8 a 4.
Gli Appini passano la palla ai compagni temporaneamente bianchi, cui a loro volta tocca affrontare il trio congiunto di squadre. Che stavolta però è più stanco, fiaccato dalla squadra casalinga che avrà pure perso la partita, però ha comunque favorito i compagni, che stavolta riescono ad avere la meglio. Appia bianca rende la pariglia a Tor Tre Teste + Barbarians + Molossi, che finisce 8 a 4 per Appia.

Alle 11.45 è la volta di Appia verdeblù contro i Gladiatori. Mentre gioca l’Appia bicolore le mamme commentano: “Poveri! Sono davvero stanchi, si vede! Certo, giocare sotto questo sole cocente…..” salvo poi realizzare che l’Appia bianca approfitta della pausa tra una partita e l’altra per giocare nel campo accanto… Ma le Duracell sono incorporate? Batterie al litio? O atomiche? Bah.

Intanto la partita scorre piuttosto faticosamente, ma sul finale del secondo tempo la squadra ritrova un po’ di sprint: i verdeblù si mettono a placcare e a passarsi la palla come per una ritrovata energia. 4-6 per Appia verdeblù il risultato finale, e i Gladiatori soccombono.

Dulcis in fundo: Appia contro Appia . Combattutissima. Finita 7-5 per Appia bianca. Mai doccia rinfrescante fu più desiderata. E poi…vogliamo parlare della pasta al forno fumante che li ha rinfrancati? Vogliamo parlare di Amanda che sembrava la dea Kalì, che con una mano segnava i punti delle partite, con l’altra serviva al tavolo, con la terza mano prendeva le ordinazioni dai bambini e correva pure da una parte all’altra per verificare che tutto fosse a posto (a proposito, dov’è il comitato pro-busto di Amanda a bordo campo? Fatevi vivi!) ? Parliamo dei genitori instancabili che servivano ai tavoli, arrostivano salsicce, distribuivano bibite e dolci e di quelli che i dolci e la cicoria li hanno preparati? Ma no, non parliamone. Diciamo semplicemente…
… questa è Appia!

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