Reportage U10 a Fiumicino
10 Nov

Reportage U10 a Fiumicino

Domenica 8 novembre. Si gioca a Fiumicino sotto un sole quasi primaverile.
Piccola premessa: io che scrivo ero a Segni con l’under 12… ho seguito l’under 10 “via telefono, via foto, via filmati, via… emozioni raccontate” dagli altri genitori, passo passo, partita dopo partita. E quindi questo reportage ha come titolo:SI DICE CHE…

SI DICE CHE…

la giornata inizia con la consegna delle tanto attese nuove maglie. I bimbi le aspettavano con impazienza e le indossano con entusiasmo: maglia nuova con il proprio numero e quelle magiche parole che contraddistinguono questo sport: Umiltà, Disciplina, Costanza, Rispetto.

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Scendono in campo e sono bellissimi, un po’ emozionati, qualcuno con la maglia che sembra un vestito, qualcuno la sblusa dentro i pantaloncini (“ma no che poi non si vedono le scritte!”) ma l’importante è che, a quanto pare, quelle 4 paroline sembrano proprio averle capite.
Primo incontro con il Tor Tre Teste e da subito pare non ci sia storia. I nostri corrono come treni e placcano senza paura, afferrano quella palla e via verso la meta. Dei piccoli fulmini verdi-blu e meta dopo meta arriva il primo bellissimo risultato: 10 mete a 1.

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SI DICE CHE… i visi sono sorridenti, soddisfatti, fieri… FELICI.
Ancora tanta voglia di giocare, più di prima. Tocca alla squadra del Nea Ostia affrontare gli scatenati appini che anche stavolta sembrano voler mangiare il campo. Corrono, placcano, vanno a sostegno, fanno pulizia,… mete mete mete e ancora mete. 10 a 0. Mettiamo in tasca quest’altra vittoria e onoriamo così la maglia nuova.
Un po’ di meritato riposo dopo queste due fantastiche vittorie.
Terzo incontro: Appia-Lupi Frascati. I nostri sempre più scatenati, sempre più convinti. Non si fanno fermare e vincono ancora tanto a 0. Le mete stavolta sono addirittura 15 (mio figlio al telefono: “mamma non ci credo, mi sembra un sogno!”). E’ proprio vero invece. GRANDI APPINI!!!
Eccoli contro il Fiumicino. OPS… ci si sveglia dal sogno.
SI DICE CHE… qui esce fuori la paura, esce fuori il loro essere bambini, il loro farsi spaventare dal nome di un avversario temuto. Giocano questa partita sicuramente con umiltà, rispetto e disciplina, ma se ci avessero messo anche la costanza sarebbe forse andata diversamente! A volte dimenticano che se il compagno corre verso la meta, gli altri corrono insieme e che a volte la vera forza è un passaggio fatto bene, non la meta ad ogni costo.
Capiranno pian piano che il loro vero avversario, a volte, è la paura e che la vera forza è la convinzione, la determinazione, la squadra. (e gli tornerà utile……. RUGBY scuola di vita…)
SI DICE CHE… la grinta e la convinzione delle partite precedenti, giocate senza timore, non c’è. E così si fanno sopraffare, si fanno sconfiggere prima dalla paura e poi da un avversario forte. Perdono 2 a 8. Provano a protestare, tirano fuori qualche “non vale”, “era fallo”, “hanno placcato alto”, “mi hanno dato un pugno”… ma il coach Lorenzo ripete che gli altri hanno semplicemente giocato meglio. Punto.
C’è tempo per imparare con i nostri Lorenzo e Davide, c’è tempo per sconfiggere anche gli avversari più temuti e la paura prima di tutto, ma questi “ragazzi” sono fortissimi gente!!!!!!
Grazie Lorenzo, grazie “ragazzi”, avete regalato a mamme e papà ancora una grande domenica!

W IL RUGBY, W NOI, W I NOSTRI MERAVIGLIOSI GUERRIERI.

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P.S. Durante l’allenamento di ieri ho chiesto a qualche “atleta” di descrivere con una parola il raggruppamento di domenica. Vorrei evidenziare le definizioni più usate: “Divertente”, “Positivo”, “Meraviglioso”, “Forte”. Direi che LO SPIRITO DEL RUGBY CI STA TUTTO NO?

Testo di Alessia Bigioni

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