Reportage Under 10 – Avezzano – Torneo Memorial Matteo Fracassi
25 aprile 2017 – Avezzano – Torneo Memorial Matteo Fracassi
E’ un meraviglioso campo in erba incorniciato dalla natura, con tanto di montagne innevate all’orizzonte, ad accogliere oggi i nostri 11 carichissimi ragazzi dell’under 10 accompagnati da Raffaele, che con i piccoli della 6 e della 8 partecipano oggi al torneo organizzato dall’Avezzano Rugby in memoria di Matteo Fracassi.
Centinaia di bambini onoreranno oggi la memoria del rugbista scomparso due anni fa e lo faranno giocando a rugby, dopo aver osservato un minuto di silenzio abbracciati, composti, schierati tutti insieme in un silenzio surreale per così tanti bambini, a riprova del fatto che sono piccoli ma sanno essere grandi.
Il torneo inizia in orario con i piccoli dell’under 6 e dell’under 8 mentre i nostri si scaldano sotto un sole splendente (che avremmo dovuto portare la crema solare). I piccoli iniziano onorando la maglia dell’Appia con 2 due partite vincenti. Poi tocca a noi, i grandi, contro la squadra del SAMBUCETO.
L’incontro inizia con la predominanza verde-blu che poco dopo il fischio d’inizio fa passare l’Appia in vantaggio. La squadra avversaria reagisce per nostra fortuna troppo tardi e non sempre in modo corretto, con troppi placcaggi alti. I nostri però non mollano e l’incontro termina 5 mete a 3 per l’Appia che negli ultimi minuti di gioco ha faticato non poco per imporsi sull’avversario. Raffaele raccoglie i ragazzi in cerchio per complimentarsi prima di tutto e, poi, per una chiacchierata sugli errori: bisogna aprire di più il gioco e fare più pulizia. Loro ascoltano e annuiscono con sguardo serio nei loro volti soddisfatti.
Nella breve pausa – con qualche sbirciatina ai piccoli “colleghi” della 8 e della 6 di nuovo in campo – i ragazzi si allenano con il coach in attesa di affrontare i gialli dell’AVEZZANO. A dispetto del risultato che vede i nostri imporsi per 6 mete a 1 è stata una partita non semplice, a volte è mancato il sostegno e, come Raffaele spiega ai ragazzi, bisogna migliorare sui punti di incontro. C’è da imparare sempre, quando si perde ma anche quando si vince e questi bambini hanno voglia di migliorarsi ogni volta, ad ogni partita. Sono spugne che assorbono insegnamenti, suggerimenti, parole.
Una pausa per tutti i verdi-blu, dai piccoli ai grandi, pausa meritatissima, nessuna sconfitta fino ad ora. Tutti in preda ad un entusiasmo difficile da contenere si mischiano, giocano, corrono. Riusciamo a fermarli e a metterli in fila con un metodi ormai collaudato: al grido di “chi vuole un kinder si metta in fila” diventano soldatini. Occhi a forma di barretta, bocca aperta, mano tesa e… qualche furbetto che prova a rimettersi in fila per il secondo giro. Tutto quest’ordine dura tipo 5 secondi. Poi proviamo a fare l’impossibile: mettere in posa per una foto di gruppo tuuuuuutta la rappresentanza del minirugby appino presente oggi, dai 4 ai 10 anni. E caos fu. Ma siccome niente è impossibile a chi crede e noi ci abbiamo creduto un sacco… la foto è fatta. Tipo 42 scatti per averne una in cui fossero tutti girati verso l’obbiettivo, con gli occhi aperti e più o meno fermi. Spettacolari bambini e allenatori.
Pausa finita. Tocca di nuovo a noi, stavolta contro l’AVEZZANO nero, una squadra niente male che non si risparmia e non fa sconti. Assistiamo ad un incontro ME-RA-VI-GLIO-SO. Semplicemente stupendi, bravissimi, compatti, presenti nei sostegni, nella pulizia, nei passaggi. Un bellissimo minirugby dei nostri ragazzi che hanno aperto il gioco, ben schierati, che non hanno perso palloni, che hanno tenuto la concentrazione, che sono caduti e si sono rialzati e che, soprattutto, hanno capito che una partita così si vince solo e semplicemente se si gioca insieme, se si segue il compagno in corsa verso la meta e se chi corre crede nel sostegno dell’amico. Ci credono e passano, fanno girare l’ovale e segnano. Siamo sul 2 a 2 a pochi secondi dalla fine ed ecco una spettacolare meta dell’Appia a chiudere lo spettacolo.
L’entusiasmo accompagna i ragazzi in campo per l’incontro successivo contro l’ARIETI RUGBY RIETI. E il campo è tutto verde-blu. 12 mete segnate, nessuna subita. Applausi applausi applausi e un sacco di volti sorridenti di grandi e piccini.
La pausa in attesa di conoscere la squadra da affrontare in finale è un po’ più lunga stavolta e permette di sedersi negli spogliatoi per una chiacchierata costruttiva con Raffaele, perché prima della finale l’allenamento mentale conta quanto quello fisico: eliminare lo stress, la paura, la tensione e mantenere grinta, motivazione, carica e voglia di divertirsi dando il massimo.
Prima della finale under 10 – contro il SAMBUCETO che nel frattempo ha sconfitto l’Avezzano nero – tifo sfrenato per i piccoli appini anche loro impegnati nella finale per il primo posto. Fantastici piccoletti che vincono sia nella categoria under 8 che in quella under 6. Abbracci con i compagni e poi… scambio di tifoseria. I piccoli seduti sull’erba assistono ora alla finale dei grandi. Un po’ di palpabile emozione scende in campo con i ragazzi di entrambe le squadre, ma al fischio di inizio viene opportunamente messa da parte per iniziare a combattere, nel vero senso della parola. Nei loro volti la grinta, nella loro corsa l’energia, nei loro placcaggi la voglia di non mollare. C’è tutto in questa finale, tutta la voglia di vincere giocando un buon rugby, tutte le raccomandazioni recepite e messe in campo per vincere meritatamente una finale all’ultima meta: 4 a 2 il risultato di un bellissimo incontro.
Più bello ancora è guardarli dare il cinque e abbracciare gli avversari prima di esplodere in grida di felicità mentre ridono e si abbracciano tra loro, corrono tutti insieme mano nella mano, si buttano per terra con i piccoli colleghi. La vera gioia, la loro di aver vinto, la nostra di averli portati a fare rugby.
Tutti seduti ora ad aspettare la premiazione. Tutte prime classificate oggi le compagini verdi-blu, protagoniste in questo bellissimo campo. Le coppe strette tra le mani, gli sguardi fieri, le medaglie al collo, l’emozione nel cuore. Alla premiazione presenti la moglie e i figli di Matteo, ampiamente onorato oggi da centinaia di bambini che hanno arricchito con i colori delle loro maglie e dei loro cuori, con correttezza, sportività ed entusiasmo questa giornata in memoria di chi ha passato la palla.
Un ricco terzo tempo aspetta i piccoli rugbisty con le guance rosse di sole e gioco perché “IL RUGBY È L’UNICO SPORT DOVE C’È UN TERZO TEMPO CHE SI GIOCA DAVANTI AD UNA PANINO E AD UNA BIRRA”… ehm… no… vabbè… DAVANTI A UN SANO PIATTO DI PASTA, PANINO E BICCHIERE D’ACQUA… TEMPO AL TEMPO, PURE IL TERZO…
W L’APPIAAAAAAAA!!!!!!