Reportage Under 12 –  25° TROFEO TOPOLINO RUGBY
18 Mag

Reportage Under 12 – 25° TROFEO TOPOLINO RUGBY

Treviso – Trofeo Topolino Under 12

Eccoci all’appuntamento di minirugby tra i più attesi d’Europa… e il più atteso dai nostri ragazzi: il mitico Trofeo Topolino. Un’edizione record per di più, con tante squadre, tantissima gente. E’ già palpabile l’emozione il venerdì mattina, quando scarichiamo le macchina e mettiamo i borsoni sul pullman che accompagnerà le tre squadre rappresentanti dell’Appia a Jesolo.
Emozione mista ad eccitazione non solo per il torneo, ma per i tre giorni che passeranno insieme 24 ore su 24. Iniziano dal pullman i primi momenti da ricordare: “chi vuol fare il capitano” chiede Dario poco dopo la partenza; qualcuno alza la mano e allora partono le votazioni segrete, bigliettini e penna alla mano tutta la squadra vota. A maggioranza “Gabra” vince: sarà lui il capitano. Applausi per lui, discorso di Dario sulle sue responsabilità da capitano. Iniziano le “cose serie”, che pochi minuti dopo lasciano il posto alla “canzone del rugbista”. Immancabile. E immancabili le risate degli accompagnatori mentre cercano di coprire le orecchie ai più piccoli… per poi accorgersi che la sanno già. Tutta. Ci hanno provato.
Tra una sosta e l’altra si arriva in albergo nel pomeriggio. E a questo punto Dario legge la composizione delle stanze. Tutti contenti (perché veramente si vogliono tutti bene e tutti stanno bene con tutti), salgono nelle stanze e si preparano per la cena. Un po’ di agitazione al ristorante richiede un dovuto discorsetto dell’allenatore per rimetterli in riga. E dopo cena… li vediamo seduti in cerchio intorno a Dario, ascoltano e parlano e sembrano grandi. Sono concentrati, attenti, belli. Il loro torneo inizia già qui. Passeggiata sul lungomare di Jesolo per farli sfogare e divertire, gelato, corse, risate. E poi… tutti a dormire. O quasi. Qualcuno non riesce a contenere l’agitazione e fa più fatica di altri ad addormentarsi, qualcun altro invece crolla.
1^ giornata di gioco a Silea: sveglia all’alba, assonnati fanno colazione, emozionati salgono sul pullman con i paradenti già nei calzettoni. Le squadre si dividono: la 8 e la 10 vanno a La Ghirada, la 12 a Silea. E’ bello sentirli augurarsi in bocca al lupo a vicenda. Pacche sulle spalle come i grandi. Sguardi complici come solo loro sanno scambiarsi. Tra genitori ci si raccomanda di mandare notizie dai campi via Whatsapp, come sempre. Si arriva a Silea con panche e gazebo in spalla. I ragazzi si guardano intorno stupiti, tesi, molto emozionati sembra. Si montano i gazebo e i tavoli e si va a fare la spesa perché “mica si può sfigurare col terzo tempo eh!!!” E da come vediamo tornare i fantastici volontari della spesa capiamo che non sfigureremo neanche stavolta…
I ragazzi si scaldano a bordo campo e intanto sbirciano il primo incontro: Livorno-Pordenone. E alle 9.40 tocca a loro. 10 minuti per dimostrare cosa sanno fare. Iniziano contro i rossi del Foscarini Venezia. Ma purtroppo non ce la fanno a far vedere chi sono. Probabilmente sono troppo tesi, sembrano un po’ impauriti, bloccati. O forse hanno dormito poco… insomma non sono loro. E i rossi, meritatamente, vincono 5 a 0. I nostri escono dal campo tristi, cerchiamo di consolarli, di farli sorridere comunque. Sono qui per giocare e speriamo con tutto il cuore che riescano a farlo come sanno e che, soprattutto, riescano a divertirsi. Sappiamo che sono in grado di fare entrambe le cose, ma dovranno metterci più impegno e scacciare la paura che sembrano avere.
Dovranno aspettare un’ora per provarci di nuovo, contro il Castellana Rugby. Stavolta a combattere ci provano, pur senza trovare la determinazione necessaria per battere una squadra che gioca più e meglio dei nostri. Troppe palle perse e la difesa mancava di convinzione.

Sul terzo tempo però, niente da dire proprio. Determinati, uniti e convinti come sempre noi… in attacco soprattutto. Imbattibili, non c’è storia ragazzi!!!

Durante la pausa i ragazzi si riprendono dalle sconfitte e li vediamo giocare contenti, qualcuno si riposa sotto il gazebo, all’ombra, altri si bagnano la testa (ci aspettavamo la pioggia e invece il sole scalda parecchio!).

Si ricomincia. Ci aspetta l’incontro con i ragazzi neri e bianchi del Milano. E le cose sembrano cambiare. I nostri appini giocano con più convinzione, fanno meno errori, meno azioni da solisti, meno palle perse e finalmente, col tifo sfrenato che non ha comunque mai smesso di sostenerli, vincono per 4 mete a 0. Sorridenti escono dal campo per ascoltare le immancabili osservazioni del coach. Purtroppo non vanno nello stesso modo i successivi due incontri. Uno contro il Pordenone , l’altro contro i praghesi. Soprattutto il primo incontro perso per sole 2 mete, visto da fuori, ci ha dato l’impressione che era ampiamente alla loro altezza. Decisamente ce la potevano fare. E ce la fanno all’incontro successivo contro i ragazzi dell’Alessandria Rugby, contro i quali vincono per 4 mete a 1.
Il cielo inizia ad annuvolarsi seriamente, diventa nero e noi, durante l’ultimo incontro con il Livorno, diamo uno sguardo al cielo e uno al campo. E mentre vediamo i lampi in lontananza e sentiamo i tuoni arrivare… anche in campo vediamo un po’ nero. Il Livorno è forte, parecchio, e i nostri fanno un po’ le pecore. Diciamo che loro sono veloci e i nostri li fanno passare ecco. E infatti perdiamo.
Si torna in albergo. Sono stanchi, distrutti, non contenti della loro prestazione, ma ci mettono poco (per fortuna) a ritrovare i loro bellissimi sorrisi. Doccia rigenerante, cena e poi… tutti a dormire. Qualcuno poggia la testa sul cuscino e in un attimo è già nel mondo dei sogni, qualcuno fa più fatica, ma alla fine tutti si arrendono e si addormentano a un orario decente. Domani Silea ci aspetta ancora!
Il secondo giorno inizia sotto il sole. Il campo da gioco oggi sarà un altro, quindi si spostano i gazebo e si riallestisce per il terzo tempo (che poi, a dire la verità, proprio terzo tempo non è perché si è mangiato più o meno sempre… ma si chiama così.). I ragazzi sembrano più tranquilli oggi, c’è meno tensione, c’è voglia di riscatto e di divertimento. E sicuramente c’è meno sonno.
Il primo incontro è con i ragazzi del Cittadella. I nostri hanno cambiato atteggiamento, vogliono giocare come sanno fare e la partita inizia e finisce bene: 4 a 0 per noi. Finalmente!!! Bravi e belli, sorridenti e felici. A noi sono piaciuti (ma, tecnica a parte, a noi più o meno piacciono sempre, siamo poco attendibili…). Dopo il Cittadella tocca agli Amatori Rugby Silea e finisce in un pareggio, anche se una vittoria ci sarebbe stata proprio tutta. Peccato. Si aspetta un’oretta per l’ultima partita del Topolino dei nostri ragazzi: contro il Malpensa. E anche questa finisce in pareggio: 1 a 1. Oggi si sono dati da fare di più, o forse è solo calata la tensione che ha accompagnato il sabato.
Tutti a festeggiare sotto il gazebo, al di là del risultato, al di là di quello che i nostri ragazzi avrebbero potuto fare e non hanno fatto. Noi festeggiamo quello che hanno fatto, l’esperienza vissuta da tutti, a partire dal “nostro” allenatore, dal grande dirigente, dal tifo sfrenato sempre e comunque vada, dall’entusiasmo che mettiamo in quello che facciamo, dalla passione che passa, come la palla ovale, dall’allenatore ai ragazzi, dai ragazzi ai genitori e poi di nuovo a loro. E questa palla dalle mani non sfugge a nessuno. E festeggiamo perché abbiamo dimostrato, anche stavolta, di essere un meraviglioso gruppo/famiglia/amici.

Grazie ragazzi, sempre e comunque immensi.

Mi permetto una citazione:

“Il rugby è l’unico sport dove i rapporti fuori dal campo sono importanti come quelli dentro il campo”
(Brad Johnstone)

Alessia Bigioni

Per le foto clicca qui

Leave a Reply