Domenica 16 ottobre 2016 – “Aprilia Rugby”
Stesso campo, stesso sole, under diversa. Di nuovo ad Aprilia, questa volta con i nostri ragazzi della 12 che dopo i saluti si avviano verso gli spogliatoi, là dove inizia il lavoro di squadra, dove tra la ricerca del paradenti e il cambio delle scarpe comincia il lavoro di testa, le raccomandazioni, la carica, la grinta. E oggi sembrano averne a volontà sia dell’una che dell’altra.
Lo vediamo già mentre escono dagli spogliatoi seguendo il capitano di oggi: sguardi vispi, sorrisi, pacche sulle spalle. E lo vediamo durante il riscaldamento. Tanta energia da parte di tutti, allenatori compresi: Giuseppe, Federico, Maurizio e Elias “dispensatori di carica”.
E poi si inizia. Si inizia ad ammirarli in campo contro il Lanuvio. Il primo tempo è subito un 7 a 0 per noi, all’inizio del secondo un placcaggio mancato ci fa prendere una meta, ma la reazione non tarda ad arrivare e l’incontro termina 13 a 1. Abbiamo ammiriamo la loro velocità, il sostegno sempre presente, i placcaggi, la mancanza di timore. E, nonostante l’emozione, anche i nuovi ragazzi danno il massimo e dimostrano di essere dopo un mese appena già completamente integrati nel gruppo.
Si scende di nuovo in campo contro i rossi, questa volta del Ciampino. Ed è subito gioco, bello, corretto, fluido, ottimi gli schieramenti, passaggi lunghi, precisi, veloci. Che dire? C’è solo da applaudire questi ragazzi che con tante mete messe a segno e nessuna presa escono dal campo, si siedono in cerchio con gli allenatori e prendono i meritatissimi complimenti (noi non sentiamo niente, ma stiamo perfezionando la lettura del labiale e lo studio dello sguardo. Stiamo diventando bravi).
Ed ecco la finale, contro i ragazzi dell’Aprilia. Azzurri contro Verdi-blu. E ancora tante mete, passaggi entusiasmanti, spirito battagliero, affiatamento perfetto, palpabile mentre corrono e senza quasi guardarsi sanno già a chi dare la palla, sanno di non correre mai soli (anche se qualcuno di loro è difficile da seguire tanto è veloce). E vincono anche questa! Niente protagonismo, ma somma di sacrifici, è questo che abbiamo visto con piacere.
Abbracci soddisfatti, corridoio con i ragazzi dell’Aprilia, annesse “pacche affettuose” di Federico, corsa e tuffo verso una tifoseria accaldata e orgogliosa. E poi di nuovo tuffi, questa volta per festeggiare gli allenatori buttati giù da un branco di gnu in cui fame ed entusiasmo creano un mix pericoloso. Meglio portarli a mangiare…
Ore di allenamento sulle ruck, sui passaggi, sulla precisione, sulla resistenza, sui placcaggi. Discorsi sulla paura da combattere, sulla grinta necessaria in questo sport (e nello sport tutto), sulla testa da portare in campo tanta quanta la forza, sul non mollare mai… ed ecco i frutti, raccolti da allenatori che per primi mettono in campo tutto questo (e infatti hanno corso, sudato e gridato tanto quanto i ragazzi!), perché si sa… essere un buon esempio facilita le cose.
Ragazzi, SIAMO FIERI DI VOI, che state interpretando nel modo migliore lo spirito del rugby:
“La vittoria passa sempre dalle mani del compagno”.
Alla prossima!
0 commenti