Domenica 12 febbraio 2017 – Artena

Ci sono giornate in cui le emozioni si susseguono senza sosta, come una domenica di febbraio su un campo da rugby, quello dell’Artena Rugby Red Blu.

C’è l’emozione che nasce da una seconda maglia nuova di zecca, c’è l’emozione di un ragazzo “nuovomagiàamico” che affronta le sue prime partite “vere” e quella di chi torna in campo dopo un infortunio e una lunga pausa, c’è l’emozione di abbracciare un ex allenatore… e poi c’è l’emozione dei genitori, quelli che stanno dietro una rete ma col cuore in campo a gridare, esultare, incitare, sorprendersi, esaltarsi, gridare, ammirare. C’è l’emozione dello sport con la S maiuscola.

Andiamo per ordine.

Dopo un po’ di riscaldamento i ragazzi seguono l’allenatore negli spogliatoi, a chiudere la fila Andrea con macchina fotografica alla mano. Venti minuti dopo 13 ragazzi eccitatissimi indossano una maglia nuova, consegnata dal capitano e dall’allenatore con un discorso, ci dicono, emozionante, che viste le loro espressioni deve avergli lasciato qualcosa dentro. Cose loro, da spogliatoio, da squadra, trasmissione di energia e valori da portare in campo. Cose che fanno crescere di testa. Maglia nuova principi di sempre: da indossare “CON ONORE”, dimostrando UMILTA’, COSTANZA, DISCIPLINA, RISPETTO. Per la squadra, per gli avversari, per gli allenatori, per sé stessi. Grazie Peppe e Silvia e grazie Alessandro e Patrizia per questo regalo che fa brillare gli occhi ai nostri ragazzi mentre si stringono in un abbraccio per la foto di squadra.

Inizia poco dopo il primo incontro e che incontro: NUOVA RUGBY ROMA-APPIA. Qui, come dice qualcuno, tocca tirare fuori ’a cazzimma. E infatti… anima e cuore in campo, energia e caparbietà, atteggiamento giusto, voglia di riscatto, di dimostrare un “noi siamo forti!” gridato senza voce con placcaggi spettacolari e energia da vendere. Un incontro senza tregua in cui ognuno ha messo tutto sé stesso a disposizione della squadra, nessuna paura e nessuna voglia di arrendersi. Il vantaggio degli avversari dura poco, il pareggio arriva quasi immediato e termina 1 a 1 l’incontro che apre una mattinata di grandi soddisfazioni. Una partita accompagnata dal tifo degli amici del Ciampino a bordo campo (tanto per parlare di emozioni…) e terminata seduti in circolo tra gli allenatori che si complimentano con i ragazzi, scatenati e concentrati nello stesso tempo. Quello che ci vuole in partite come questa. Pausa per i nostri, ma non tutti ne approfittano per riposare. Qualcuno si offre entusiasta di giocare “in prestito” al Ciampino. E gli altri fanno il tifo.

E poi “ci tocca” giocare come avversari: CIAMPINO-APPIA. Il gioco dell’Appia è da capogiro, meta dopo meta si arriva a 12, ma lo spettacolo vero arriva a fine incontro quando i nostri ragazzi, con l’istinto e la naturalezza che gli è propria, si gettano tra le braccia di Dario, ora allenatore del Ciampino. Si prendono strade diverse, si fanno scelte che possono allontanare, ma l’affetto, la stima… quelli restano. Intatti.

Gli scatenati appini non fermano la loro corsa verso il successo. E i padroni di casa, i ragazzi dell’Artena Rugby perdono per 16 mete a 0 un incontro che non regala niente ai nostri avversari.

L’Appia affronta infine il Tivoli che segna la prima meta dopo poco dal fischio d’inizio. La reazione è immediata e i nostri recuperano e stravincono anche l’ultimo incontro… tante mete a uno.

Li chiamiamo “sotto la curva”, corrono strafelici verso di noi con i paradenti ancora in bocca e un’esplosione di sorrisi fieri. “A ma’ come ho giocato?”… (come se glielo dovessimo dire noi, somme esperte di rugby, si sa). Basta guardare il viso soddisfatto di Giuseppe e Federico che la risposta ce l’hanno scritta nei loro sorrisi, per rispondere “siate stati grandi” . Li vediamo correre al terzo tempo mentre si abbracciano, giocano tra loro, si complimentano a vicenda, si portano in spalla, ridono, ridono, ridono un sacco. Teste alte, come sempre, felicità e orgoglio.

MAGLIA ABBONDANTEMENTE ONORATA!!!


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