Reportage Under 12 – Campo degli acquedotti 6 novembre 2016
Domenica 6 novembre 2016 – Campo degli Acquedotti
Questa giornata da noi all’Appia Rugby, al di là di un reportage sulle partite, si potrebbe racchiudere in una frase:
“TUTTO QUELLO CHE VUOI E’ DALL’ALTRA PARTE DELLA PAURA”
Questo stanno imparando i nostri meravigliosi ragazzi dell’under 12. Questo stanno dimostrando giorno dopo giorno, domenica dopo domenica. Ci stanno mostrando l’aspetto più importante dello sport, di questo sport, del rugby. E questo abbiamo visto: dei ragazzini di 10 e 11 anni cresciuti “di testa”, che hanno espresso a parole e con un po’ di tensione pre-partita la loro paura di scendere in campo contro squadre molto forti e da sempre temute ma che poi, una volta in gioco, quella paura l’hanno attraversata e superata con la voglia e la convinzione di potercela fare.
Un ponte immaginario per arrivare dall’altra parte della pura l’hanno costruito tutti insieme, “vecchi e nuovi”, chi sosteneva con chi aveva bisogno di essere sostenuto, hanno dimostrato che la paura non è un freno, ma una forza propulsiva verso la meta. La meta che oggi non era solo una linea da oltrepassare con la palla ovale tra le mani, ma un obiettivo da raggiungere: SE VOGLIO POSSO, MA NON DA SOLO.
Iniziano a giocare contro l’Arvalia Villa Pamphili, subito determinati e nonostante qualche passaggio frettoloso e impreciso vincono per 2 mete a 1, probabilmente ancora un po’ emozionati ma comunque ci regalano un bell’incontro.
Il meglio però ce lo dimostrano nell’incontro successivo. Eccome se ce lo dimostrano. Scendono in campo con una delle squadre che molti dei nostri temevano di più: le Fiamme Oro. Credo di interpretare il pensiero dei ragazzi guardando i loro occhi mentre gridano Hip Hip Urrà: “Ce la possiamo fare” . E con lo sguardo fiero iniziano un gioco meraviglioso fatto di passaggi, di sostegno, di ruck, di placcaggi e soprattutto di coraggio e di grinta. I tre ragazzi “nuovi” poi meritano particolare menzione: grandi nella loro prima sfida importante, come grandi sono stati tutti gli altri nel sostenerli e incitarli sempre. Finisce con un meritatissimo 5 a 1 questa bellissima partita di rugby, onesta ed entusiasmante.
Escono dal campo con un sorriso che sinceramente è difficile da spiegare a parole. Era un sorriso fatto di passione, orgoglio, di “non ci posso credere” e “lo sapevo che ce la facevamo” insieme. Di qualsiasi cosa fosse fatto, comunque, era bello bello bello.
Siedono a riposarsi un po’, si abbracciano, parlano con gli allenatori che nello sguardo hanno la fierezza e l’orgoglio di chi crede nel lavoro che sta facendo e crede nei ragazzi che ha di fronte. E sa che sta facendo bene.
In campo ci aspetta un’altra squadra forte: la Primavera Rugby. Rossi contro verdi-blu. Una partita in cui hanno dato il massimo, a tratti meno corretta delle altre, ma i nostri non hanno mai mostrato di voler cedere al nervosismo, corretti e grintosi fino al fischio finale (qualche minuto prima del dovuto?) e finisce in pareggio: 1 a 1 sotto la pioggia e tra gli applausi.
Soddisfatti aspettano sotto il tendone di giocare la prossima partita. Ma prima… un po’ di carica per i ragazzi, niente di meglio di un ovetto fresco fresco delle “Galline Felici”. Oggi oltre a panini, salsicce, pasta e dolci avevamo anche questo, perché all’Appia non finiamo mai di stupire.
La carica pare abbia funzionato, perché anche l’incontro con il Frascati ci regala uno splendido spettacolo di gioco armonico, di sintonia, di energia alle stelle. In campo quella dei ragazzi, fuori la nostra (ci perdonino, ma in questa giornata non siamo riusciti a contenere l’entusiasmo e magari a volte ci siamo fatti prendere dalla foga di un tifo scatenato, incontenibile). Finisce con un bellissimo 3 a 1 per gli appini, finisce con il corridoio insieme ai ragazzi giallo-rossi, un “cinque” sincero, finisce con una mega rincorsa e un tuffo nel fango di ragazzi e allenatori, uno sfogo, una gioia da vivere e vedere, nei loro abbracci, nei loro occhi e nei nostri.
Ma la gioia più grande di oggi, oltre al risultato, è stato leggere nei loro occhi: ORA SO CHE E’ VERO: SE VOGLIO… POSSO.
Un grazie, come sempre ma sempre dovuto, a Giuseppe, Maurizio, Federico, Elias, alla loro carica, alla loro energia, ai loro insegnamenti, SPORTIVI E NON, al loro CREDERCI SEMPRE MOLLARE MAI.
Fieri e orgogliosi aspettiamo la prossima entusiasmante domenica insieme… (magari, tanto per dire, senza pioggia?) e intanto ci godiamo le foto di Andrea e Giovanni, che come ogni domenica “parlano” e ci fanno sorridere.