9 aprile 2016: inizia l’avventura!

Ore 8.15 appuntamento alla Dea Marina per tutti gli atleti dell’Appia Rugby, dai piccolissimi dell’under 6 ai “grandi” dell’under 12. Tutti ugualmente emozionati/eccitati/curiosi/euforici. Gli allenatori e i dirigenti indaffarati e sorridenti, armati di tutta la pazienza che l’avventura richiederà.

Dopo poco arriva il pullman e lì un po’ la differenza di età inizia a farsi notare: i piccoli si avvicinano leggermente intimoriti ai genitori e sembrano pensare “ma… è proprio vero??????”, i grandi si allontanano e pensano “è proprio vero!!!!!!!”. I nostri atleti “grandi” si affrettano per prendere posto in fondo al pullman, là dove tutto sembra possibile. I piccolini siedono davanti e guardano fuori dal finestrino cercando i sorrisi dei genitori. I grandi non sanno già più come ci chiamiamo.

Il pullman, dopo le ultime inevitabili pipì a motore già acceso, parte. E noi lo guardiamo diventare un puntino prima di prendere le nostre macchine. Passano 10 minuti e inizia il bip bip dei messaggini whatsapp…, le prime foto inquadrano bambini eccitatissimi con sorrisi smaglianti. Dal primo messaggio vocale riusciamo solo a percepire che i poveri dirigenti e allenatori arriveranno a Conselve con la testa dolorante. Il secondo messaggio vocale, ecco, è un po’ più chiaro: “la canzone del rugbista” più o meno modificata. Più o meno. E tutti pensiamo la stessa cosa “speriamo che non giochino come cantano”.

Arrivano nel pomeriggio le foto degli atleti in albergo, foto di squadra, foto delle divise già pronte per il giorno dopo. Passeggiata a Conselve (mentre noi visitiamo la bellissima Padova) e cena. In serata arrivano le tanto attese telefonate dei ragazzi.

squadra a conselve

“Ciao ma’!”

“Ciao! Come stai? Che fai? Com’è andato il viaggio? Ti comporti bene? Sei emozionato? Ti diverti? Che hai fatto oggi?”

“Ciao ma, c’ho da fare”.

Ecco. Bene. Tutto a posto.

“Che ti ha detto tuo figlio?”, sperando di avere qualche informazione in più… “Mi ha detto ciao e c’ho da fare”. Tutti splendidamente uguali. Tutti splendidamente unici.

 

10 aprile: sveglia presto e tutti al campo del CUS Padova.

Li troviamo fuori dagli spogliatoi con i visi, stavolta, emozionati. “Emozionati ed emozionanti”, come ci ha detto Dario… che i ragazzi la sera prima, ci raccontano, hanno fatto commuovere con un abbraccio che raccontava tutto il lavoro di squadra che è iniziato a settembre e dà i suoi frutti ogni giorno di più. Sono meravigliosi già prima di scendere in campo, mentre mordicchiano i paradenti e si guardano intorno stupiti e curiosi.

squadra a padova

E sono meravigliosi mentre si scaldano e scrutano i ragazzi delle altre squadre, mentre ascoltano i consigli di Dario, mentre si incitano a vicenda e poi… la meraviglia scende in campo, il n. 3, per il primo incontro: APPIA – PIAZZOLA. Possiamo solo ammirarli, tifare ed applaudire questo gruppo di ragazzini carichi, grintosi, fantasticamente uniti come in quell’abbraccio. Passaggi precisi e veloci, intesa perfetta, placcaggi decisi. Bellissima la prima vittoria per 6 a 1. Escono tra gli applausi di Dario e Giuseppe e l’ammirazione di noi genitori.

appia - piazzola

Il secondo incontro poco dopo con il PRATO. E non sono da meno. Dario ha lo sguardo fiero di chi sa di aver fatto un buon lavoro per far crescere una squadra di ragazzi che ora, oltre la tecnica, sta imparando ad usare la testa e a controllare l’emozione. A un’età in cui non né facile mettere insieme tutto questo. Sono ancora GRANDI e ancora MERAVIGLIOSI. Vincono, lottando fino alla fine, per 2 a 0.

appia - prato

Dopo un po’ di meritato riposo affrontano i ragazzi dell’AMATORI VICENZA. Sono forti, ma lo sono anche i nostri che, per niente intimoriti, giocano una bella partita. Lottano tanto, fanno una meta, ma purtroppo gli altri ne segnano due. E per un pelo, per una meta sola, perdiamo il terzo incontro. Loro escono con le facce un po’ tristi, ma Dario li rende fieri: “Dovete esser orgogliosi di voi” dice. E ritrovano il sorriso.

appia - amatori vicenza

C’è ancora da giocare, stavolta sul campo n. 4, contro ALTO VICENTINO. Alto. Parecchio alto. Parecchio più dei nostri. E loro, stavolta, si fanno intimorire dalla stazza di questi ragazzi del 2004. L’impressione, da fuori, è che se avessero giocato senza paura, come sanno fare, avrebbero potuto vincere. E invece il timore stavolta ha avuto la meglio e gli alti ragazzi dell’Alto Vicentino portano a casa la vittoria.

appia - alto vicentino

Ci spostiamo di nuovo sul campo n. 3 per giocare la finale 7°-8° posto contro il VENEZIA LIDO. I nostri ragazzi iniziano subito bene, hanno ripreso le forze e vogliono quel settimo posto. Partita bella e combattuta. Eravamo in vantaggio, 2 a 1 quando, all’ultima azione, all’ultimo secondo, prendiamo la sciocchissima meta del pareggio. Noooooo! Rosicano parecchio, ma che dire? Sono stati bravissimi e infatti, conti alla mano, in base al punteggio, il SETTIMO POSTO è nostro!!!!!!

appia - venezia lido

Numeri, tanti numeri, che sono niente rispetto al coraggio, alla passione, alla forza, all’energia, alla grinta, all’emozione, al TUTTO che questi nostri ragazzi oggi ci hanno regalato.

E forse non è da reportage, ma secondo me ci sta… grazie di cuore a Giuseppe per i sorrisi e la pazienza che ha avuto con i nostri ragazzi e un GRAZIE SPECIALE, ENORME, IMMENSO, AL LORO/NOSTRO ALLENATORE DARIO che con amore, forza e determinazione sta facendo crescere una squadra che SQUADRA lo è davvero.

Finalmente a mangiare, poi sotto la doccia “intonando” ancora la canzone del rugbista. Stanchi ma felici salgono sul pullman per il lungo viaggio di ritorno. E già non vedono l’ora che arrivi il prossimo torneo… e anche noi grandi, che formiamo un’altra meravigliosa squadra!

QUESTA E’ DAVVERO APPIA!!!


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