Under 12 – Sabato 10 – Domenica 11 marzo 2018 – Torneo di Arezzo
16 Mar

Under 12 – Sabato 10 – Domenica 11 marzo 2018 – Torneo di Arezzo

Sabato 10 – Domenica 11 marzo 2018 – Torneo di Arezzo

Sabato 10
Un torneo, per una squadra di rugby, non inizia quando in divisa e paradenti entrano in campo. Inizia dall’appuntamento per la partenza, prosegue sul pullman, poi in albergo, nelle stanze, nei discorsi della sera prima. Inizia con 18 ragazzi-ni che dimostrano da subito una grande maturità, i veterani come i ragazzi alla prima esperienza in trasferta.

All’appuntamento tutti puntuali, in divisa, felici. Improvvisano qualche passaggio di rugby-volo in un clima di euforia, salutano mamme e papà visivamente emozionati e prendono di diritto i posti in fondo al pullman perché loro sono i grandi della carovana. Il viaggio inizia con le usuali canzoni, qualche barzelletta e tanta, tantissima curiosità per la disposizione dei ragazzi nelle stanze che, a pochi chilometri dall’arrivo, viene letta da Giuseppe. Aggiungendo un po’ di fantasia, semmai non fossero già abbastanza eccitati così, ci mette anche un piccolo, innocente scherzetto… al quale abboccano come pesciolini.

Entrano in albergo diligenti e più o meno silenziosi nonostante la gioia che gli scoppia dentro, salgono nelle stanze in attesa della cena e all’ora pattuita scendono per il briefing con Giuseppe e Andrea. Ascoltano con attenzione, già concentrati. Arrivano al ristorante e mangiano come se non ci fosse un domani, aiutati anche dalla torta di compleanno del nostro Gabriele. La sera scorre tranquilla (a parte mal di pancia “di varia natura”) e da buoni atleti responsabili si addormentano a un’ora accettabile.

Domenica 11
Anche la sveglia non è problematica. Bussiamo alle porte ma già sono in piedi. Si preparano per la colazione, paradenti già nel calzino e voglia di giocare già negli occhi. Voglia di mangiare pure, dobbiamo contenerli perché sono (di nuovo) affamati. Usciamo dall’albergo sotto una pioggia incessante che continua a scendere per tutta la durata del viaggio verso il campo. I guerrieri scendono e salutano i genitori che li attendono già sul posto per tifare i piccoli eroi in una giornata decisamente uggiosa e in un campo che dire fangoso è riduttivo. Per fortuna però la pioggia ci dà tregua…
Il primo incontro è previsto dopo un’ora e mezza. Per occupare il tempo iniziano a scaldarsi su una piccola porzione di prato e tra un passaggio e un altro, tra una chiacchiera e una risata, arriva l’ora. Il nostro girone prevede undici minuti di gioco con: PERUGIA 2, CUS SIENA, LIVORNO, FIRENZE. Niente male. E niente male i nostri ragazzi.

Affrontano l’incontro col PERUGIA in modo eccellente. Tutti, indistintamente, tolgono il paradenti dal calzino e ci infilano l’ansia. Entrano in campo urlando e applaudendosi già prima di iniziare. Sembra sappiano già quello che andranno a fare. O forse lo sanno davvero perché hanno grinta da vendere. Si schierano loro, si schierano Giuseppe e Andrea, uno da un lato, uno dall’altro del campo che incitamenti e consigli son sempre graditi. I nostri attaccano da subito, con tutta la difficoltà che il campo di oggi richiede, con tutta la fatica che si fa per muovere un passo in quel terreno che sembra sabbie mobili. Ma loro continuano a passarsi un ovale difficile da gestire, scivoloso, bagnato. Niente li ferma, mentre loro, con una difesa encomiabile, fermano più volte l’avversario. E per 2 volte i nostri arrivano a meta e segnano davvero tutti insieme, perché oggi ci vuole il lavoro duro, quello di tutta la squadra.
Dopo una chiacchierata post-partita tocca al CUS SIENA contrastare la carica dei verdi-blu e se prima erano grintosi… ora lo sono di più. I guerrieri-di-fango non temono nessuno, partono alla carica e segnano 4 mete con una piccola concessione all’avversario senese bianco nero. Anche stavolta le azioni da solisti non erano in programma, anche stavolta un affiatamento perfetto li ha portati alla vittoria.

Il LIVORNO in maglia verde che somiglia alla nostra (premesso che dopo il secondo incontro sono tutti uguali) scende in campo contro gli appini deciso a non concedere nulla. E’ un bell’incontro, combattuto e duro. Nessuno vuole perdere, nessuno cede. Provano più volte a passare la difesa livornese, gli avversari fanno lo stesso. E nessuno passa. Termina con uno 0 a 0 una bella partita in cui ogni ragazzo ha continuato comunque a dare il massimo.
Cedono invece contro il FIRENZE (che comunque, diciamolo, è stato il trionfatore del torneo). Ammettiamo però che, nonostante i rossi fiorentini fossero una bella squadra, i nostri si sono abbattuti alla seconda meta presa. Non hanno avuto la reazione sperata, quella più volte dimostrata e, forse vittime anche della stanchezza, hanno concesso troppo. Perdiamo l’incontro contro il gioco (molto “calciato”) dei rossi. Un po’ di sconforto c’è ma il sorriso torna sui loro volti infangati in attesa di conoscere quali finali devono affrontare e contro chi. Sono pronti per nuove vittorie!

Siedono in cerchio con Giuseppe e Andrea, parlano, prima seriamente poi scherzosi, fanno battute, si divertono senza perdere la concentrazione necessaria per le finali. Poi si rialzano e di nuovo in campo. Stavolta quello in fondo, dove sembra debbano giocare un incontro di beach rugby per guadagnare il quinto posto (con un po’ di amarezza forse perché quello che hanno fatto vale di più, ma noi siamo di parte…). Sempre più acqua, sempre meno verde, ma loro sono contenti e dopo ore passate in campo hanno ancora tanta voglia di giocare, mentre i genitori, seguendoli a bordo campo sempre pronti a sostenerli, hanno lo sguardo leggermente allarmato all’idea delle docce senza acqua…

La semifinale è con i VASARI di AREZZO, un incontro decisamente più facile, in cui giocano più rilassati, in cui si divertono a segnare, in cui possono correre sollevando fango e acqua e arrivando a meta quasi indisturbati. Quello che colpisce è che ognuno di loro ha voglia di giocare, è carico come se non stesse combattendo dalle 10 della mattina. E nelle pause tra un incontro e l’altro mostrano educazione, rispetto, maturità e nello stesso tempo ancora tanto entusiasmo. Vederli giocare e scherzare tra loro, tutti con tutti, nessuno escluso… è un successo. Grande. Ma… torniamo a noi. Dopo il successo multimeta con i Vasari incontriamo di nuovo il LIVORNO, questa volta in finale e questa volta i nostri di pareggiare non ne vogliono sapere e si vede. Gioco fluido, corretto, l’ovale circola, lo schieramento c’è, il sostegno anche e ormai fatti di fango sguazzano senza accorgersene in placcaggi che non lasciano gioco all’avversario. Vinciamo meritatamente la finale e dopo gli abbracci e i complimenti di Giuseppe e Andrea prendono la rincorsa per un tuffo verso i genitori orgogliosi. E si sporcano tutti, mannaggia!

In qualche modo riescono a fare le docce (quello che troveremo nelle borse è da vedere…) per poi partire sotto la pioggia alla volta di Roma pieni di orgoglio e con una grande vittoria in tasca: quella di aver dato, ognuno, il massimo.

A TESTA ALTA
SEMPRE

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