Domenica 12 Novembre – Campo degli Acquedotti
GIOCARE A CASA
Un’altra domenica di fango e denti stretti sui campi dell’Appia Rugby: domenica 12 novembre si è svolto il concentramento in casa di U8 e U10. Ma all’Appia giocare in casa assume un significato molto particolare: i nostri bimbi su quel campo non solo ci si allenano, ma ci giocano, ci festeggiano i compleanni, ci tirano tardi quando è bel tempo; ci crescono, insomma. E anche per noi genitori è così: viviamo questo spazio quasi quotidianamente, mettiamo a disposizione le nostre energie e il nostro tempo, stringiamo amicizie.
Così la domenica comincia presto, già dalle otto i primi genitori arrivano per preparare quel che serve e alle nove è tutto un brulicare di persone che organizzano griglie, bar e terzi tempi. Alle 9.30 arrivano le squadre e la giornata promette benissimo: c’è il sole e sembra il momento migliore per inaugurare il grande braciere artigianale nato dalla collaborazione di alcuni volenterosi che hanno preso un po’ di vecchia ferraglia informe è l’hanno trasformata in qualcosa che dà calore e luce e – non ultimo- serve a cuocere le salsicce!
Ci sono i volontari del fuoco e i volontari del bar che servono caffè, dolci e panini. E qui la menzione speciale è d’obbligo per il nostro U12 Antonio Galluccio che per tutta la mattinata si dà da fare a preparare e servire panini. Poi abbiamo i volontari della cucina che preparano il pranzo per le squadre e infine i volontari del terzo tempo, che fanno il lavoro meno visibile, ma indispensabile: puliscono, apparecchiano, servono a tavola e poi sparecchiano e puliscono di nuovo.
Ma bando alle ciance che il torneo sta per cominciare! La U10 come al solito si presenta con 2 squadre:
Appia 1: capitano Yuri, Gioele, Flavio C., Dario, Gabriele Cossu, Massimo, Federico P., Lorenzo Barba, Cristian, Enrico, Riccardo Parasmo, Mattia Delle Vacche, Edoardo.
Appia 2: capitano Mattia Orsini, Valerio, Riccardo Properzi, Gabriele Carando, Enzo, Leonardo, Flavio O., Federico C., Diego, Jacopo B., Francesco Smiroldo, Davide Nolletti.
Al torneo partecipano 9 squadre che vengono organizzate in tre gironi da tre:
Girone 1: Appia 1, Fiamme Oro 1, Nuova Rugby Roma 1
Girone 2: Frascati 1, Fiamme Oro 2, Nuova Rugby Roma 2
Girone 3: Appia 2, Fiamme Oro 3, Frascati 2
Le partite iniziano in orario e ogni squadra deve affrontare le altre due del girone. Le tre che escono vincenti sono Appia 1, Nuova Rugby Roma 2 e Appia 2.
A questo punto le tre si sfidano nel girone finale, che vede i seguenti risultati:
Appia 1 – Appia 2 2-4
Appia 1 – Nuova Rugby Roma2 0-10
Appia 2 – Nuova Rugby Roma2 1-9
Il torneo è finito, le nostre squadre conquistano il secondo e terzo posto, dietro la NRR2, obiettivamente inarrivabile, almeno per ora.
E adesso? Di corsa a mangiare!!! Tutti gli affamatissimi atleti si precipitano nell’area terzo tempo, ma grazie ad allenatori e accompagnatori, in poco tempo tutti si siedono in ordine e anche il codazzo vociante di fratellini e sorelline trova posto, perché il terzo tempo nasce per unire: avversari, grandi, piccoli…si sta insieme e si mangia allo stesso tavolo senza più differenze.
La pasta viene servita rapidamente e altrettanto rapidamente scompare, ma niente paura, c’è anche il secondo giro. Poi il dolce, preparato dalle laboriose mani delle mamme Appia e poi… doccia? Ma neanche per sogno: la bella giornata è durata poco e il sole ha lasciato spazio alle nuvole. Comincia a piovere e si sa, il rugby è bello, ma col fango ancora di più. Mentre gli ospiti cominciano a prendere la via del ritorno, i nostri si godono il loro campo e il loro fango, allegri e felici, dopo aver fatto gli onori di casa, di poter di nuovo gettarsi sulle zolle e scatenarsi sotto la pioggia. Perché all’Appia giocare in casa assume un significato molto particolare: vuol dire giocare a casa.
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