Under 14 – Sabato 24 febbraio 2018
02 Mar

Under 14 – Sabato 24 febbraio 2018

Sabato 24 febbraio 2018 – Ostia

Oggi quindici ragazzi appini dell’under 14 sono impegnati sul campo della Nea Ostia Rugby, un campo pesante, vessato dalla incessante pioggia dei giorni precedenti che neanche oggi ci abbandona. Si fatica a vedere il verde del campo, si fatica a vedere le linee, si fatica dopo un po’ anche a distinguere i ragazzi, tutti indistintamente color fango.

Ma quello che riusciamo a vedere bene, invece, è il rugby. Già, perché oggi su quel campo sono entrati per giocare a rugby quindici ragazzi, quindici teste, quindici cuori, quindici concentrati di grinta, energia, motivazione, paura e coraggio insieme. E insieme hanno lottato dal primo secondo all’ultimo, senza resa, senza mai mostrare alcun cenno di cedimento contro altri quindici altrettanto motivati ragazzi della Nea Ostia.

La prima meta dell’avversario (forte, preparato e… robusto) è arrivata subito, prima azione e meta, ma i nostri, come non fosse successo niente, sembra abbiano pensato “Ok, si comincia ora” e hanno iniziato a lottare. Ogni azione un incontro. Abbiamo assistito a una vera battaglia dalla quale nessuno si è astenuto, abbiamo visto piccoli placcare energumeni, provare a sfondare con impeto la difesa avversaria, abbiamo visto una squadra sostenersi sempre senza azioni individuali che oggi, in ogni caso, non avrebbero funzionato contro un avversario organizzato e capace. E poi… una difesa eccellente, un vero muro a protezione della meta, un muro difficile da sfondare, compatto, che non cedeva fino alla fine. Una tenacia ammirevole. E ogni azione uno sguardo al nostro Gianlucone, infortunato al secondo tempo, che tifava da bordo campo col ghiaccio al ginocchio e ancora tanta voglia di giocare.

E poi, nonostante la superiorità dell’avversario e la loro ottima difesa, abbiamo visto i nostri andare a meta e schiacciare la palla con tutta la grinta che avevano dentro. Tre mete di cui una annullata, esultanza dentro e fuori il campo. Esultanza non tanto per quella palla schiacciata oltre una linea, quanto per quello che hanno mostrato (e dimostrato) oggi i nostri atleti. Hanno portato sul terreno di gioco una mente “adulta”, una paura domata, una grinta trascinante, una compattezza e un’unione da vera squadra, da amici, da compagni. Li abbiamo visti comunicare, guardarsi, intendersi, passarsi una palla scivolosa di pioggia e fango con prudenza e destrezza. A parte il freddo, i brividi oggi ce li hanno dati loro.

Vabbè, hanno perso l’incontro, 39 a 10, ma che fa! Quando in campo c’è tutto quello per cui si è lavorato con costanza e serietà, quando la squadra mette in pratica con competenza e determinazione il frutto di tanto lavoro, allora il risultato ce lo portiamo a casa con orgoglio.

In circolo si abbracciano per il saluto e un “Hurrà al rugby”. Uno dei nostri dice di mischiarsi come si fa di solito, uno di loro dice “che cambia tanto non si vede, siamo tutti marroni di fango”. Già, come una squadra sola, come i protagonisti di uno spettacolo. Ridono insieme e in effetti sono tutti uguali. Bello vederli così dopo la lotta.

Tra gli applausi escono a testa alta, infangati e felici, coi caschetti tra le mani e l’orgoglio negli occhi, nei loro e in quelli degli allenatori che continuiamo a ringraziare per il loro costante aiuto nella crescita di questi splendidi ragazzi.

E dopo le docce… vin brulé e pasta!!!

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