Reportage U.10 e U.12 – LUDUS RUGBY AQUAEDUCTUS – 2016
07 Giu

Reportage U.10 e U.12 – LUDUS RUGBY AQUAEDUCTUS – 2016

Domenica 5 giugno. FINALMENTE LUDUS!!! Il Settimo LUDUS.

Cosa vuol dire Ludus?

Partiamo dal principio: il Ludus Gladiatorius era il principale luogo di addestramento dei gladiatori di Roma. Il termine vuol dire gioco, spettacolo, scherzo, ma anche scuola, palestra.

Ecco, non è che sia cambiato tanto. Il Ludus è il NOSTRO TORNEO, quello dell’Appia, dove i nostri piccoli gladiatori vengono addestrati, fanno palestra, ma è anche dove giocano, dove scherzano, dove fanno “scuola”.

… e poi …

Il Ludus è… persone che da mesi lavorano per la riuscita di una giornata indimenticabile.
Il Ludus è… tanti papà e mamme che il giorno prima sono al campo a montare gazebi, portare la merce, “fare” i campi, recintarli, preparare la cucina, pulire, sistemare, organizzare, sgobbare.

Il Ludus è… qualcuno che ha “non dormito” al campo tutta la notte e la mattina ha il sorriso sulle labbra per accogliere le persone come avesse dormito come un ghiro. (Mi permetto un “GRAZIE SIETE DEI GRANDI” a chi ha sacrificato ore di sonno senza perdere buonumore e disponibilità).

Il Ludus è… mettere la sveglia alle 6.15 una domenica di giugno non per andare al mare, ma per portare i figli (e sé stessi) su un campo da rugby, non uno qualsiasi però, bensì SUL CAMPO, quello dell’Acquedotto, il più affascinante di tutti.

Il Ludus è: 700 panini al prosciutto, un pentolone di sugo, chili e chili di pasta, brace, salsicce, cicoria, bibite, patatine fritte (sì quest’anno anche le patatine), degustazione di vini, birra-tanta-birra, un cuoco eccezionale in cucina e fuori, un terzo tempo ai limiti dell’impossibile (per i gladiatori però niente lo è veramente e per “il clan del terzo tempo” poi…) .

Beh, sì, ci sono state anche le partite, ovvio.

La nostra Under 12 divisa in due squadre: i ragazzi del 2004 hanno affrontato il torneo uniti con il Nuovo Salario, mentre quelli del 2005, i piccoletti insomma, hanno formato un’altra squadra. E inizialmente li abbiamo visti spaesati, un po’ sconsolati. L’umore non ha permesso loro di affrontare gli incontri nel modo giusto. Perdono il primo contro il Flaminia per poi riprendersi e giocare alla grande contro il Portici, una partita in cui li abbiamo visti lottare, darci dentro, insomma metterci la testa e soprattutto la grinta. Contro il Benevento purtroppo hanno iniziato moscetti e pur essendosi ripresi dopo qualche minuto, non hanno fatto in tempo a recuperare e hanno di nuovo perso. La grinta (decisamente altalenante oggi) è entrata di nuovo in campo con loro nell’ultimo incontro, quello contro i Draghi Telese, che vede uscire i nostri vittoriosi per 5 a 3. Va un po’ meglio il risultato dell’altra 12, quella dei “grandi”, che insieme ai bianco- verdi del Nuovo Salario battono il Benevento per 4 mete a 0, battono il Portici ma perdono contro il Nea Ostia (vincitori poi del torneo under 12).

E la nostra mitica Under 10? Anche loro 2 squadre: Appia 1 e Appia 2.

L’Appia 1 ha perso solo due incontri: il primo e l’ultimo. Uno contro i piccoli del Nuovo Salario (2 a 1 all’ultimo secondo), l’altro, la finale 3°/4° posto, contro il Colleferro. Mentre hanno dato spettacolo contro il Flaminia (5 a 1), il Nea Ostia (3 a 2), gli Angels (8 a 0), guadagnando un 4° posto in classifica. L’Appia 2 ha invece perso gli incontri con il Cus Roma, il Colleferro e il Fiumicino, mentre ha sconfitto il Ciampino e il Flaminia. Comunque belle partite, bei lottatori i nostri under 10, bella grinta. Tanta emozione.
Insomma tutti, comunque, gladiatori. Una marea di bambini che come sempre ci ha fatto gridare, gioire, a volte arrabbiare, ridere, abbracciarci, incitare, sporcarci di polvere. E come sempre li abbiamo guardati e ammirati, felici e delusi, contenti e arrabbiati, soddisfatti e sconsolati, espansivi e schivi. Li abbiamo visti giocare partite con tutta la grinta che avevano in corpo e partite in cui sembravano arrendevoli e remissivi. Li abbiamo ammirati in placcaggi da manuale e in placcaggi appena accennati, mete bellissime e mete mancate. Abbiamo visto lacrime di gioia e lacrime di sconforto.

Poi li abbiamo visti assistere alle premiazioni, sorridenti comunque. Hanno ammirato la nostra under 6 sollevare la coppa del 2° posto (più grande di loro) e, sempre sorridenti e abbracciati tra loro, hanno assistito alle premiazioni delle altre categorie.

Insomma, il Ludus prima… il Ludus durante e il Ludus dopo

Divertimento, ancora divertimento. Dopo aver sfidato il caldo di una splendida giornata di sole, si sono (ci siamo) sfogati con i gavettoni (bottigliate d’acqua proprio!). “Tra loro?”. Certamente sì. “E basta?”. Certamente no. Davide e Lorenzo, i meravigliosi allenatori della nostra Under 10 sono stati adeguatamente rincorsi in campo da una ventina di scatenati novenni finché ne sono usciti completamente zuppi e un po’ provati. Il nostro Dario, complici alcuni genitori sfrontati che hanno finto (benissimo) di coinvolgerlo in una foto di gruppo, è stato inzuppato dai suoi meravigliosi atleti armati di bottiglie piene d’acqua. E poi ancora gioco, ancora risate mentre si puliscono padelloni, si smontano i gazebi, si sistemano tavoli, panche, “cambusa”, cucina.

Insomma, ‘sto Ludus che è??? Una festa. Una giornata che dura mesi per qualcuno e ore per qualcun altro. Il Ludus siamo NOI, chi si è impegnato in campo, chi fuori.

Un grazie all’Appia tutta, dal Presidente agli allenatori, ai dirigenti, agli accompagnatori, agli arbitri, ai direttori di campo, ai parcheggiatori, ai Ruderi, ai ragazzi della 16, al cuoco, alle cassiere, ai camerieri, ai paninari, agli affettatori di prosciutto e porchetta, ai bibitari, ai grigliatori, ai tifosi, alle mamme-consolatrici e alle mamme-urlatrici, ai piccoli atleti infortunati non hanno potuto giocare, a chi mi sono dimenticata di ringraziare (e me ne scuso). Insomma a tutti quelli che al Ludus hanno vestito panni “nuovi”, insoliti, ma lo hanno fatto benissimo, perché ci hanno messo il CUORE.

Ma il grazie più grande, IMMENSO, emozionato va a tutti tutti tutti i meravigliosi bambini dell’Appia Rugby per averci regalato un’indimenticabile stagione di sport e amicizia.

A PRESTO!!!

P.S. Permettetemi… il Ludus è anche le persone che non fanno rugby e ti dicono… “ma che fate tutto il giorno in campo???” e tu che non sai come spiegarlo ma ti spunta un sorriso…

Alessia

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