Domenica 8 ottobre 2017 – Ciampino
Domenica 8 ottobre 2017 – Ciampino
Inizia come una sfida questa domenica mattina già solo per arrivare al campo del Ciampino, la manifestazione ciclistica ci mette a dura prova, ma determinati arriviamo a destinazione. Sono tanti oggi i nostri under 12. Tanti e grintosi. Mix vincente per una squadra di rugby.
Si inizia con un riscaldamento-allenamento incentrato sui passaggi, si prosegue con il discorso di Giuseppe e Andrea sull’importanza della comunicazione in campo, sul CHI e COME deve parlare durante il gioco per poi finire come sempre in cerchio intorno al capitano del giorno per le “loro” chiacchiere prima di entrare in campo.
Si comincia contro i rossi All Reds, dodici minuti di gioco in cui i nostri dominano l’incontro. Iniziano da subito a non lasciare spazio agli avversari e ad attaccare come treni in corsa che guai provare a fermarli. Sei sono le mete appine, una sola quella presa dai rossi. Tutti intorno agli allenatori per i piccoli consigli/correzioni di fine partita: più placcaggi (tutti devono provarci), comunicare di più e schierarsi sempre prestando attenzione a non lasciar spazi vuoti. Consigli dovuti, ma la soddisfazione si legge negli occhi di Andrea e Giuseppe.
Si prosegue la giornata (nel frattempo diventata estiva) con un incontro atteso e da qualcuno temuto: la Nuova Rugby Roma ci aspetta. Verde-Blu contro Bianco-Nero, tante righe in campo ma soprattutto tanta grinta, tanta tantissima voglia di dimostrare le capacità di ognuno. E ci sono queste capacità, eccome se ci sono! Nessuno si risparmia, i piccoli infortunati escono ma hanno voglia di rientrare quanto prima. La difesa è un muro di piccoli e grandi tutti uniti per difendere l’area di meta, l’attacco è un ciclone in corsa. Prendiamo la prima meta ma il pareggio è immediato e così prosegue la lotta a squadre che ci regala un bello spettacolo di energia. Finisce con un meritato pareggio per entrambe le compagini: 2 a 2. E la soddisfazione cresce…
Di nuovo in cerchio con gli allenatori, questa volta non serve leggere il labiale, l’orgoglio si legge sui loro volti sorridenti. Poi un piccolo “incidente piccionesco” costringe Andrea ad allontanarsi dai suoi atleti per un momento da piccola lavanderina. Il piccione avrà avuto i suoi motivi, chissà! La maglia viene lavata e stesa, con felpa e 40° all’ombra Andrea torna in campo (con qualche risata dei piccoli appini…). Il prossimo incontro per lui sarà sudatissimo.
Il terzo incontro lo giocano con l’U.S. Roma. Gli avversari vengono sovrastati dai nostri scatenatissimi ragazzi che con un bel gioco e molta intesa tengono in pugno la squadra avversaria concedendo una sola meta e segnandone dieci. Stessa sorte per i rossi del Lanuvio, ma stavolta le mete sono tredici e nessuna concessione della difesa. Tanti i placcaggi, presente il sostegno, passaggi e tanta intesa non hanno lasciato spazio alcuno ai contendenti. E grazie a questo ennesimo successo l’Appia è in finale contro i bianco-celesti della Lazio che nel frattempo hanno dominato il proprio girone.
Il cielo è bianco-azzurro, in campo invece c’è tanto verde-blu per una finale senza respiro, per loro impegnati a combattere in campo e per noi fuori a tifare, incitare e gridare come ogni domenica rugbistica. Bella bella partita in cui ogni ragazzo in campo ha dato il massimo, ha usato tutte le energie rimaste dopo gli altri incontri. Iniziamo alla grande con un 2 a 0 per noi, ma tredici minuti di gioco sono abbastanza per permettere ad una squadra capace e aggressiva di recuperare (anche se una meta, diciamolo, era un tantino “da rosicata”, ma vabbè). Finisce in pareggio una finale avvincente, appassionante.
I ragazzi applauditi e giustamente allegri escono dal campo con gli allenatori gongolanti e fieri di questa squadra che, mi ripeto, si allena da solo un mese e già sta regalando tante soddisfazioni ad allenatori e genitori, con nuovi arrivati che già sfondano e entrano senza paura, vecchie glorie appine che mettono la loro “esperienza” a disposizione della squadra, grandi che sembrano contenitori dei piccoli e piccoli che con grinta da vendere dimostrano di essere immensi. E’ proprio vero: “in una squadra di rugby c’è posto per tutti” e in questa di squadra ognuno trova spazio per crescere, affermarsi, giocare e divertirsi. E dopo un terzo tempo affamatissimo che sembra Pasquetta (si sono fatte le due passate in campo quindi erano tutti giustamente allupati), ci si saluta.
A domani di nuovo in campo per gli allenamenti, perché
“C’è un circolo virtuoso nello sport:
più ti diverti più ti alleni;
più ti alleni più migliori;
più migliori più ti diverti”