Reportage Under 10 – 4° TorneoRugby Educativo Città di Segni
1° maggio 2016 – Segni
Torniamo nella splendida cornice del Segni Rugby per partecipare al 4° Torneo Minirugby della Città di Segni e portiamo tutte le nostre categorie, dalla 6 alla 12.
Il meteo ci grazia, le nuvole si allontanano lasciandoci godere un cielo azzurro e uno splendido panorama. La pioggia preannunciata e un po’ temuta pare aver scelto altri luoghi e i k-way restano nelle borse dei nostri 12 ragazzi emozionati (un torneo è un torneo!).
La nostra 10 giocherà sul campo in sintetico e mentre noi mamme pensiamo distrattamente a quei simpaticissimi pallini neri che invaderanno le nostre case al ritorno, loro giustamente corrono in campo a scaldarsi allegramente con Davide, che oggi li accompagna in questa giornata che, viste le squadre da affrontare, si preannuncia impegnativa.
E infatti si inizia subito con una squadra niente male: il Nuovo Salario in maglia verde-bianca si schiera di fronte a dei determinati verde-blu appini che subito ci mostrano l’intenzione di portare a casa grandi risultati. Compatti e sicuri vanno a meta 3 volte. Gli avversari hanno spazio solo per una meta. E i sorrisi tra i paradenti sono tutti nostri.
Dagli spalti vediamo degli scatenati “novenni” presi dall’entusiasmo giocare a bordo campo come fossero al parco, ridere tra loro, inscenare lotte greco-romane mentre attendono il secondo incontro. Ci fanno ridere e sorridere. E come se niente fosse passano dal gioco allo schieramento per la partita successiva. Sguardi grintosi sono pronti ad affrontare gli altrettanto decisi ragazzi dell’Avezzano. Partita combattutissima ed impegnativa a “mete alternate”. E alla fine abbiamo la meglio: 4 a 3 per noi. E l’entusiasmo cresce mentre la voce della tifoseria (scatenata) inizia a calare. Ma non ci arrendiamo noi e non si arrendono loro.
E più loro si caricano, più noi gridiamo (che si può leggere anche al contrario).
Ora… il nostro famoso osso duro ci attende. Il Colleferro ha vinto le due partite del suo girone, noi le due del nostro. Ci tocca. Discorsi a bordo campo. Davide parla alla squadra. Davide parla al nostro Muzzo-Capitano, lui annuisce (noi curiosissimi li guardiamo con un misto di tenerezza e emozione). Poi il capitano chiama la squadra, si abbracciano in cerchio e lui, serissimo, parla ai giocatori, loro ascoltano concentrati e poi si caricano lanciando un urlo spaccatimpani. Una scena che noi ammiriamo da lontano. Una scena che ci piace tantissimo, da grandi, da squadra compatta, da ragazzini che sanno quando è il momento di fare sul serio. Bravo Davide.
E che sanno fare sul serio per davvero ce lo fanno vedere in campo, sfatiamo un mito, affrontiamo l’osso duro senza paura. Una semifinale coi fiocchi ragazzi! Ce la godiamo tutta, secondo dopo secondo. Combattutissima, nessuno vuole cedere, nessuno vuole arrendersi. Tutti vogliono giocare la finale, perché, diciamolo, tutti la meritano. Ma noi… un po’ di più… e con 4 mete a 3… battiamo anche il Colleferro.
Facciamo che ora l’osso duro siamo noi? Sì. I ragazzi quasi non ci credono: “SIAMO IN FINALEEEEE”, gridano e si abbracciano, ci guardano, leggono il nostro orgoglio dagli sguardi (e lo sentono dalle urla), con un Davide entusiasta che li aspetta per complimentarsi e festeggiare insieme.
Vabbè, ora però pensiamo a sfamare le piccole belvette, che la finale a stomaco vuoto non si può affrontare. Tutti a pranzo!!!
La pausa per la finale è lunga, ma loro la riempiono di giochi e risa come sempre. E’ più lunga per noi che per loro forse. E allora meglio rifocillarci un po’: panini, gelati, birra, fave e pecorino. E le finali iniziano. Stavolta al campo da rugby, quello grande, in erba: il fango ci aspettaaaaaa! Ci godiamo lo spettacolo delle finali dei piccoletti dell’under 6 e dell’under 8.
E poi tocca ai nostri. Pronti nonostante la lunga attesa. Li vediamo entrare in campo con un hip hip urrà gridato con tutto il fiato che hanno in corpo e ci chiediamo dove mettano la stanchezza e da dove tirino fuori tutta questa energia. Sicuramente c’è tutto l’entusiasmo e la voglia di giocare una FINALE strameritata. Ma loro vogliono fare di più. Loro ci vogliono dimostrare QUANTO se la sono meritata. E vanno oltre, facendoci emozionare e facendoci credere, fin dai primi minuti, che quella coppa l’avrebbero alzata loro. E contro un Benevento altrettanto meritevole di giocarsi il primo posto, stravincono per 4 mete a 1.
Momento magico: i “GRANDI” dell’under 12, che hanno appena finito la loro finale per il terzo-quarto posto, entrano in campo per abbracciare i loro piccoli eroi della 10. Si mischiano in campo, tutti abbracciano tutti, fratelli, amici, compagni. Tutti fieri, tutti vincitori. Noi li guardiamo e pensiamo “Che bel lavoro è stato fatto con questi ragazzini!”. Perché vederli giocare è bellissimo, ma vederli esultare tutti insieme, squadre mischiate, tutti un po’ fratelli (chi per parentela chi no), va oltre. E’ una grande famiglia. Come noi sugli spalti, genitori che tifano scatenatissimi per tutte le categorie. E poi… CORSA SOTTO LA CURVA tutta per noi!!!!!!!!!
Questa è APPIA.
Premiazioni. Eccoci. Attendiamo guardano i piccoletti che non vedono l’ora di alzare quella coppa. Davide riesce con fatica a tenerli seduti. Ed ecco il momento. Il loro, il nostro. Visi emozionatissimi, fotografie, applausi, ancora grida di entusiasmo. E poi tutti buttati per terra addosso a Davide. La coppa passa di mano in mano, la guardano, la baciano, la alzano verso il cielo.
Forse è ora di andare, anche se, nonostante la stanchezza, loro vorrebbero restare ancora. Ma poi, in macchina, quasi tutti crollano sfiniti. Noi no, ma solo perché dobbiamo guidare…
SONO STATI GRANDI. SONO GRANDI!